Il diritto positivo è l'insieme delle norme giuridiche poste da un'autorità (legislatore, consuetudine, ecc.) in un determinato ordinamento giuridico. Si contrappone al diritto naturale, che si basa su principi morali intrinseci e universali.
Caratteristiche principali del diritto positivo:
- Origine: È creato da un'autorità umana, come il parlamento (nel caso di leggi) o la consuetudine.
- Validità: La sua validità dipende dal rispetto delle procedure formali previste dall'ordinamento giuridico stesso, e non dalla sua corrispondenza a principi morali superiori.
- Effettività: La sua efficacia deriva dalla sua applicazione e dal rispetto da parte dei destinatari.
- Storicità: È mutevole nel tempo e nello spazio, poiché riflette le scelte politiche e sociali di una determinata comunità in un determinato momento storico.
- Coercibilità: È caratterizzato dalla possibilità di imporre il rispetto delle norme attraverso la forza pubblica.
Esempi di diritto positivo:
- La Costituzione di uno Stato.
- Le leggi ordinarie approvate dal parlamento.
- I regolamenti amministrativi.
- Le sentenze dei tribunali (che creano precedenti giurisprudenziali).
- I trattati internazionali.
Il diritto positivo è l'oggetto di studio della scienza giuridica, che si occupa di interpretare, sistematizzare e applicare le norme vigenti.
L'analisi del diritto positivo può essere affrontata da diverse prospettive teoriche, tra cui il positivismo giuridico, che ne sottolinea la separazione dalla morale e dal diritto naturale.